RENDERE LE MACCHINE MIGLIORI
22 marzo 2022
Perché lo specialista delle linee di produzione MGG sceglie leghe di alluminio specializzate.
La struttura è realizzata con profili estrusi in leghe di alluminio, che assicurano sia la durata sia la leggerezza.
Nel nuovo panorama dell’Industria 4.0. di linee di produzione automatizzate, l’alluminio e le sue leghe sono metalli essenziali per la fabbricazione industriale avanzata di prodotti come i pennelli. MGG, leader mondiale nelle linee di produzione automatizzate, è consapevole del fatto che i macchinari automatizzati devono eseguire cicli veloci e ripetitivi, i quali riducono l’inerzia meccanica e il consumo di energia. Dunque è proprio questa azienda italiana che ha scoperto che l’alluminio è uno dei materiali più adatti per tale applicazione.
L’esperienza di MGG nella progettazione e nella costruzione di macchine e linee di produzione complete per la fabbricazione completamente automatizzata di pennelli attesta l‘importanza dell’alluminio in questo settore. Il peso è fondamentale: i macchinari non hanno bisogno di sostenere pesanti carichi dinamici, ma devono lavorare ad altissima frequenza – fino a 1400 pezzi finiti all’ora – garantendo la riduzione dell’inerzia meccanica e del consumo energetico, così mantenendo uno standard qualitativo del prodotto al vertice del mercato mondiale. Dunque, le loro macchine devono essere sia leggere che veloci.
Questo vale non solo per la capacità strutturale dei telai, ma anche per la progettazione robotica e l’automazione, che avviene con azionatori automatici elettronici: un impianto prevalentemente pneumatico con accessori in alluminio.
L’85% (e non di meno) dei telai delle macchine MGG sono costruiti con estrusioni d’alluminio, realizzate con leghe di serie 6000 e 6082. Utilizzano prevalentemente la lega 6082 perché ha delle proprietà di resistenza meccanica superiori all’altra, con la stessa tempra.
Mentre l’acciaio è usato per componenti strutturali o meccanici che devono sopportare grandi carichi statici e dinamici, ha un peso specifico molto più elevato rispetto all’alluminio. Le ultime leghe di alluminio, infatti, sono resistenti e, allo stesso tempo, leggere. Perciò, se non progettato appositamente, la resistenza dell’alluminio è inferiore rispetto a quella dell’acciaio, ma è molto più leggero.
Le nostre macchine sono sostenute da telai in alluminio, ad eccezione di alcune macchine molto grandi che, a causa della loro lunghezza – e per evitare sforzi e torsioni indesiderate dell’intera macchina – sono sostenute da un telaio in acciaio. Tuttavia, al di sopra della base in acciaio, la struttura della macchina installata vera e propria è fatta di profilo in alluminio estruso.
Ma la domanda è: come si forma la lega di alluminio in un profilo? “L’estrusione dell’alluminio è un processo di deformazione plastica che, mediante una pressa idraulica, spinge un solido cilindrico di alluminio attraverso una matrice di estrusione, la cui sezione determina il prodotto finito”, spiega Paolo Fraternale, direttore commerciale e marketing del Global Plant Service, un’azienda italiana specializzata nella progettazione, produzione e gestione di impianti industriali che lavorano nel settore dell’estruzione dell’alluminio e del packaging. Continua dicendo: “è un processo che richiede tecnologie avanzate, per garantire la massima precisione e assicurare la realizzazione di estrusioni che soddisfino appieno i bisogni dell’applicazione, anche quelli con tolleranze dimensionali molto piccole”.
Nella filiera industriale dell’alluminio, viene largamente riconosciuto che l’Italia ha raggiunto un eccezionale livello di qualità nella produzione di impianti di estrusione. Ciò è dovuto alla competizione tecnologica tra i vari concorrenti italiani che ha portato ad un miglioramento del prodotto, posizionando gli impianti di estrusione dell’alluminio italiani in cima alla piramide dei produttori mondiali.
La struttura è realizzata con profili estrusi in leghe di alluminio, che assicurano sia la durata sia la leggerezza.
Nel nuovo panorama dell’Industria 4.0. di linee di produzione automatizzate, l’alluminio e le sue leghe sono metalli essenziali per la fabbricazione industriale avanzata di prodotti come i pennelli. MGG, leader mondiale nelle linee di produzione automatizzate, è consapevole del fatto che i macchinari automatizzati devono eseguire cicli veloci e ripetitivi, i quali riducono l’inerzia meccanica e il consumo di energia. Dunque è proprio questa azienda italiana che ha scoperto che l’alluminio è uno dei materiali più adatti per tale applicazione.
L’esperienza di MGG nella progettazione e nella costruzione di macchine e linee di produzione complete per la fabbricazione completamente automatizzata di pennelli attesta l‘importanza dell’alluminio in questo settore. Il peso è fondamentale: i macchinari non hanno bisogno di sostenere pesanti carichi dinamici, ma devono lavorare ad altissima frequenza – fino a 1400 pezzi finiti all’ora – garantendo la riduzione dell’inerzia meccanica e del consumo energetico, così mantenendo uno standard qualitativo del prodotto al vertice del mercato mondiale. Dunque, le loro macchine devono essere sia leggere che veloci.
Questo vale non solo per la capacità strutturale dei telai, ma anche per la progettazione robotica e l’automazione, che avviene con azionatori automatici elettronici: un impianto prevalentemente pneumatico con accessori in alluminio.
L’85% (e non di meno) dei telai delle macchine MGG sono costruiti con estrusioni d’alluminio, realizzate con leghe di serie 6000 e 6082. Utilizzano prevalentemente la lega 6082 perché ha delle proprietà di resistenza meccanica superiori all’altra, con la stessa tempra.
Mentre l’acciaio è usato per componenti strutturali o meccanici che devono sopportare grandi carichi statici e dinamici, ha un peso specifico molto più elevato rispetto all’alluminio. Le ultime leghe di alluminio, infatti, sono resistenti e, allo stesso tempo, leggere. Perciò, se non progettato appositamente, la resistenza dell’alluminio è inferiore rispetto a quella dell’acciaio, ma è molto più leggero.
Le nostre macchine sono sostenute da telai in alluminio, ad eccezione di alcune macchine molto grandi che, a causa della loro lunghezza – e per evitare sforzi e torsioni indesiderate dell’intera macchina – sono sostenute da un telaio in acciaio. Tuttavia, al di sopra della base in acciaio, la struttura della macchina installata vera e propria è fatta di profilo in alluminio estruso.
Ma la domanda è: come si forma la lega di alluminio in un profilo? “L’estrusione dell’alluminio è un processo di deformazione plastica che, mediante una pressa idraulica, spinge un solido cilindrico di alluminio attraverso una matrice di estrusione, la cui sezione determina il prodotto finito”, spiega Paolo Fraternale, direttore commerciale e marketing del Global Plant Service, un’azienda italiana specializzata nella progettazione, produzione e gestione di impianti industriali che lavorano nel settore dell’estruzione dell’alluminio e del packaging. Continua dicendo: “è un processo che richiede tecnologie avanzate, per garantire la massima precisione e assicurare la realizzazione di estrusioni che soddisfino appieno i bisogni dell’applicazione, anche quelli con tolleranze dimensionali molto piccole”.
Nella filiera industriale dell’alluminio, viene largamente riconosciuto che l’Italia ha raggiunto un eccezionale livello di qualità nella produzione di impianti di estrusione. Ciò è dovuto alla competizione tecnologica tra i vari concorrenti italiani che ha portato ad un miglioramento del prodotto, posizionando gli impianti di estrusione dell’alluminio italiani in cima alla piramide dei produttori mondiali.